Il caso GENOVA

Tre esempi di integrazione modale svizzera fra bus, treni e tram

• La lettura ecologista conservatrice, vivace nel mondo accademico ma mai diventata azione politica, è basata su cristianesimo, agricoltura, confini, identità. È a disagio con una lettura globale del cambiamento climatico, dei suoi effetti e delle azioni che servono a mitigarlo. 

L'alternativa anarco-capitalista, basata sul libero mercato, è decisamente irricevibile. In sostanza non fa i conti con i limiti dello sviluppo e cioè con i limiti ecologici della Terra, siamo cioè alle solite, movimenti di depistaggio.

Una curiosità: andate a vedere in fondo alla pagina del seguente link ("L'alternativa anarco-capitalista"), troverete "Chi si occuperebbe delle strade", e già, ma le ferrovie? Non servono nel loro modello sociale? Il trasporto pubblico? Chi se ne potrebbe occupare se non lo Stato?

Insomma non fa i conti con i limiti dello sviluppo evidenziati già dal Club di Roma e quindi disaccoppia lo sviluppo dal suo impatto ecologico

A completare il quadro c'è anche IL GIORNALE POPOLARE.

Interessante in proposito osservare come i temi ambientali, soprattutto se riferiti alla demotorizzazione e al cambio di alcuni insostenibili stili di vita, non vengono trattati, anzi ne siamo in completa antitesi:

"Speriamo solo che il comparto automobilistico riparta e riprenda vigore, assicurando lavoro e tranquillità ai dipendenti e a tutto l’indotto che ruota intorno ad esso."

C'è poi VOX ITALIA con Diego Fusaro, sovranista e teorizzatrice della fuoriuscita dal capitalismo come precondizione alla risoluzione di tutti i problemi sociali e ambientali, in evidente contraddizione con la proposta anarco-capitalista a libero mercato di Larken Rose.