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BIKE-CONFRONTO

Ecco un bike-confronto fra Emmen (Svizzera) e Roma, ma non parliamo di piste ciclabili o di Codice della Strada, non questa volta. Proviamo invece a partire dall'inizio, cioè da quando dalle nostre case si esce con l'intenzione di prendere la bici. E si, perché è proprio dall'inizio, dalla situazione di custodia delle bici, più o meno agevole, che si determina poi  tutto il resto, cioè la propensione al suo utilizzo.

Qui di seguito alcune foto di locali comuni condominiali previsti per la custodia delle bici a livello stradale. Siamo nei pressi di Emmen in Svizzera.

Qui di seguito invece la situazione di parcheggio della mia bici a Roma in periferia. È il sottoscala delle cantine, separato dal piano strada da una disagevole e stretta rampa di scale, con giravolte e cancelli da aprire. C'è solo la mia bicicletta perché qui nessuno la usa e d'altra parte non vi sarebbe posto per altre bici. Le famiglie che fanno riferimento alla scala sono dodici, ma in altre scale arriviamo con le stesse condizioni di spazio a diciotto famiglie.

Questa è Roma Caput Mundi, ma non della mobilità sostenibile, e men che meno della ciclabilità!

Intanto ecco le modifiche al Codice della Strada previste nell'art. 232 di prossima pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale

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