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Qualcosa di inaccettabile

L'ULTIMO TRENO:

il libro pubblicizzato dal Fatto Quotidiano, edito da Paper First

Che ci fanno i più noti "ferricidi" nella stampa progressista?

Pongo all'attenzione un intreccio che ritengo inquietante tra Il Fatto Quotidiano, Ponti e Ramella, un cortocircuito che non accetto tra chi si dichiara progressista e ambientalista, o almeno ospita pagine ambientaliste, e chi si dichiara apertamente ferricida, cioè il noto Ramella. 

Al seguente link potrete leggerne un estratto della prefazione

Questo libro, "L'ULTIMO TRENO", di Marco Ponti e Francesco Ramella lo trovo già nel titolo decisamente inquietante, ma ciò che trovo ancora più inquietante e indigeribile è il "fatto" che appartenga al gruppo editoriale "IL FATTO" cioè alla collana di libri del Fatto Quotidiano e nelle sue pagine pubblicizzato. Se una stampa progressista, e a suo dire ambientalista, condivide e ospita soprattutto coloro che si schierano contro i finanziamenti statali alle ferrovie, cioè i più noti "ferricidi", per i quali il trasporto del futuro è visto esclusivamente nella gomma della mobilità privata perché così va e DEVE andare il mondo, beh la cosa non può non preoccupare. Con Ramella ebbi modo di scontrarmi in un dibattito qualche anno fa sulla mia pagina Fb Turismo senza Auto, e guarda caso sempre a motivo di un suo incondivisibile articolo sulle pagine del Fatto Quotidiano, naturalmente non condividendo nulla delle sue tesi e delle sue sciagurate automobilistiche visioni.

La reiterata tesi ramelliana per la quale anche a fronte di ingenti investimenti ferroviari (Svizzera) non si apprezzerebbero significativi spostamenti modali dalla gomma al ferro, sia in riferimento alle persone che alle merci, è clamorosamente smentita nei seguenti link:


Di sicuro nel video c'è il proposito di distruggere il sogno di raggiungere il Parco Nazionale d'Abruzzo con treno+bus, un sogno e una visione appartenente già al fondatore del Parco Erminio Sipari. Infatti la velocizzazione della ferrovia Roma-Pescara è considerata tra le opere inutili, soldi pubblici buttati via a fronte di poca utenza utile, ovviamente meglio l'autostrada!

Alla velocizzazione della ferrovia Roma-Pescara è legata anche la proposta TsA+card+green pass

Ramella, nel video, riconosce la superiorità della Svizzera nel sistema ferroviario e nell'offerta di trasporto pubblico, ma al contempo non perde occasione, nella più miope visione basata su previsioni forecasting, di ribadire l'inutilità di investimenti pubblici nel settore ferroviario a motivo sostanzialmente della scarsa domanda di utilizzo indotta e del suo carico fiscale iniquo e ingiusto gravante su tutti i contribuenti, automobilisti inclusi, oltretutto confortato a suo dire dal fatto che il mondo avrebbe già scelto l'auto quale mezzo eletto e indiscusso della mobilità universale sia nel presente che nel futuro.

Una visione la sua  interamente improntata a modelli previsionali di tipo forecasting e quindi del tutto priva di aneliti ambientali e cambi negli stili di vita. Una visione del tutto opposta all'urgenza sociale e ambientale di progettare e costruire il futuro in una più sostenibile ottica backcasting.

NO, il conflitto di opinione tra gli ambientalisti presenti nel blog del quotidiano e la sua linea editoriale è troppo evidente e intollerabile per  essere ignorato e non discusso. Il caso Ramella e Ponti è eclatante. Gli articoli del primo e il libro scritto a due mani da entrambi, "L'ultimo treno", edito da Paperfirst del gruppo editoriale del FQ e pubblicizzato nelle stesse pagine del quotidiano non può che rappresentare con le sue note tesi ferricide, contrarie allo sviluppo ferroviario e ai suoi finanziamenti statali, quanto di più antitetico alle visioni degli ambientalisti e di quanti esortano a colmare il gap infrastrutturale ferroviario soprattutto nel trasporto regionale e nel trasporto delle merci in genere.

Antitetico anche alla stessa Transizione Ecologica  che prevede la riduzione dell'uso dell'auto e del trasporto stradale a favore del Trasporto pubblico e in particolare di quello ferroviario.

È di questi giorni la notizia dell'inaugurazione di un treno merci dalla Cina a Milano passando per la Germania e sempre dalla Cina è partito da Wuhan il primo treno turistico  con 900 persone per un tour di due giorni.

 

Disse Gesù: "Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno".

 

Oggi più che mai con l'urgenza della Transizione ecologica, e con il suo inevitabile corollario di una revisione dei nostri stili di vita, le scelte devono essere chiare e nette, il tempo dei compromessi e degli inganni per non cambiare nulla è finito. Le fragole oltre che mature sono anzi marcite. La transizione ecologica non ci assolve dandone la responsabilità ai governi e alle elite politiche, ma ci riguarda tutti, ognuno per la propria parte.

A ,maggior ragione la stampa progressista, o che si ritiene tale, non può dissociarsi dagli impegni ambientali, non può continuare a stare nel limbo, ma deve dimostrare la sua coerenza. Un quotidiano che si ritiene progressista non può continuare a ospitare e promuovere, senza contradditorio, tesi e articoli contrari allo sviluppo ferroviario con argomentazioni insostenibili e discutibili partendo dall'assunto che così va il mondo e pertanto così dovrà andare.

Continuando su questa linea editoriale intravedo due possibili paradossi:

il primo quello di un articolo del blog che sconfessa e smonta tali tesi ramel-pontiane ricusandole completamente e quindi in netta antitesi ad alcune scelte editoriali con un evidente conflitto di opinioni all'interno del quotidiano.

Il secondo paradosso che potrebbe profilarsi è quello di un articolo del blog che critica apertamente la linea editoriale del giornale nella promozione di questo libro ferricida, cosa che potrebbe facilmente verificarsi nella misura in cui il FQ si propone come un contenitore aperto alle più difformi e contrapposte tesi, ma in questo caso dovrebbe sempre offrire la compresenza  di due posizioni diverse e opposte. Lo farà?

Quello che ci auguriamo è che l'ULTIMO TRENO  sia l'ultimo libro della collana del FQ portatore di queste insostenibili tesi, o almeno che sia l'ultimo libro antiambientalista proposto e pubblicizzato senza un contestuale contradditorio o critica espressa nelle sue stesse pagine.

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Commenti: 3
  • #1

    Caterina (domenica, 21 marzo 2021 09:13)

    Sussidi generosi dati alle ferrovie? Ma questi vivono in un mondo parallelo? Ma se il trasporto ferroviario locale ha subito tagli su tagli!!

  • #2

    Caterina (domenica, 21 marzo 2021 09:28)

    Ma dei soldi regalati alla Fiat per anni ne vogliamo parlare? E dei continui incentivi per cambiare auto?

  • #3

    Francesco (domenica, 21 marzo 2021 18:45)

    Condivido in tutto e per tutto. Quello che non capisco è il tuo cadere dalle nuvole per quanto riguarda il fatto quotidiano. Benvenuto nel mondo distopico della stampa oro-fecale.