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Covid-19

Il Covid-19 ci offre l'occasione, nella sua grave minaccia pandemica, di rivedere i nostri modelli di sviluppo e soprattutto i nostri stili di vita, quelli che alcuni invece vorrebbero mantenere e preservare in una distorta visione di sovranismo e nazionalismo identitario autoctono che si sente minacciato da fantomatici poteri complottisti sovranazionali, massonici, e via delirando. Nel caso delle popolazioni aborigene della foresta amazzonica questo avviene sicuramente ed in modo violento e plateale, ma nel caso europeo la questione è diversa. È proprio il nostro modello di civiltà e di sviluppo a causare  gli enormi problemi che a livello globale stanno investendo l'intero pianeta. Un modello economico neoliberista e globalizzato dal quale originano tutti i problemi planetari.

Ma la nostra libertà non diminuisce affatto, almeno quella delle scelte sulle direzioni da prendere, anzi la nostra responsabilità aumenta ed insieme ad essa la nostra libertà, il nostro pensiero e le nostre scelte assumono ruoli decisivi. L'economia dovrebbe ritrovare le proprie radici in ambito locale e territoriale, almeno quella agricola e alimentare, ma per tutto il resto non sarà facile se pensiamo al gruppo di potere economico e finanziario del GAFAM. 

Insomma il Covid-19 è un virus globalizzato prodotto dal nostro mondo globalizzato e liberista., predatorio di risorse, iniquo, fonte di disuglianze e povertà, inquinante e climalterante.

Il coronavirus alla fine è in grado di metterci a nudo, di fronte alle nostre debolezze e contraddizioni, capace di farci crollare insieme a tutte le nostre certezze.

 

Vorrei ora provare a mettere insieme, ad accostare, alcune visioni fra loro diverse in modo da dare occasioni di riflessione ai molti distratti facendo rilevare anche alcune evidenti contraddizioni in qualche  "pensatore".

Intanto comincio col dire che recentemente quello che ho trovato di più bello, toccante, vivo e vero, lucido  e concreto, è stato il discorso di Greta Thunberg del quale allego un link con la traduzione in italiano.

Poi le puntuali considerazioni di Carola Rackete e Michela dell'Amico:

"Abbiamo bisogno di soluzioni sociali e organizzative che ci permettano di convivere con consumi e produzioni ridotte.

Le strategie che offre la "crescita verde" (Green Growth) fanno parte del sistema che ha scatenato la crisi."

Il Mondo che Vogliamo, Carola Rackete, ex capitana SeaWatch e atttivista XR.

Di seguito il link al video di Paolo Becchi che mi lascia alquanto perplesso e sul quale non posso non far rilevare due evidenti contraddizioni.

la prima è riferita all'affermazione che la "bio-politica" si farebbe guidare, o trae le giustificazioni del suo operato, dalle opinioni di comitati scientifici tecnocrati che soffocherebbero le libertà delle popolazioni. Una enorme sciocchezza quando vediamo invece che è proprio la politica a non ascoltare la scienza come nel caso degli scienziati del clima, in quel grido lanciato da Greta Thunberg.

La seconda vistosa contraddizione è quando dice: «quello che non è riuscito al terrorismo jidaista è invece riuscito al virus cinese» nel modificare indebitamente i nostri stili di vita, ma qui sta proprio il punto perché è al contrario necessario modificarli per evitare l'estinzione, quello che dice Greta e in altri modi anche il papa.

La biopolitica perché non si occupa della Biodiversità?

 

In quanto alle misure di contenimento del virus sembra finora che le migliori e le più efficaci siano state prese dalla Cina, stato super-sovrano con limitate libertà, ma uno dei massimi contributori della globalizzazione e anche, forse responsabile, in una prima fase tenuta nascosta, della diffusione del virus.

Concludo con un link al bellissimo video di Stefano Massini che pone il cerchio di un metro di raggio, intorno al quale sono stabiliti adesso i nostri confini, come metafora della nostra società.

Aggiungo però una mia piccola nota: il cerchio non serve solo a difendere noi stessi, quanto piuttosto gli altri da eventuali contagi.

E poi qui seguito altri blog sempre in tema

Robluf

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