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Bologna città 30

In una nota del MIT il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini ha definito il piano di controllo e sicurezza "Bologna Città 30":

 “non ragionevole perché i problemi per i cittadini (in particolare per i lavoratori) rischiano di essere superiori ai benefici per la sicurezza stradale che resta comunque una delle priorità assolute”

Sky Tg24 aggiunge che "Il Mit è disposto a confrontarsi con l’amministrazione bolognese, al fine di trovare soluzioni alternative più compatibili con lo stile di vita e le abitudini degli abitanti".

 

Ma proprio questo è il punto centrale della questione che evidenzia in modo netto e inequivocabile l'incapacità e inadeguatezza della destra italiana nell'affrontare i cruciali problemi di vivibilità, sicurezza e sostenibilità delle nostre città e in estrema sintesi la transizione ecologica. Le città del terzo millennio richiedono infatti un cambio delle nostre abitudini e stili di vita, proprio quello che al ministro del MIT risulta non ragionevole!

Intendiamoci, Lepore dà un colpo al cerchio e uno alla botte... Passante di mezzo docet!

L'auto-dipendenza italica che ci condanna a una anacronistica arretratezza delle nostre città sui temi urbanistici della sicurezza, mobilità e vivibilità urbana si riassume in tre NO, tre lugubri lapidi nel cimitero della mobilità urbana e transizione ecologica:

NO alle città 30

NO ai centri storici pedonalizzati

NO ai tram e alle corsie preferenziali per il TPL

 

Il ministro del MIT perché non si occupa invece, come sua competenza, del miglioramento del trasporto pubblico, anche e soprattutto per i lavoratori, quale migliore supporto e contrappeso alle città 30 e agli impegni europei per città più vivibili, sicure ed efficienti? come ampiamente dimostrato dall'esperienza e dai dati disponibili dalle città e capitali europee che da tempo hanno intrapreso questi coraggiosi e lungimiranti percorsi con risultati ampiamente positivi per tutti i cittadini?

Città 30 in Europa

Al seguente link di Città e Statistiche potete accedere alla tabella riassuntiva corredata di link documentativi sulle motivazioni e sui risultati ottenuti dalle capitali europee con l'implementazione di tali misure, la tabella è completata anche dalle percentuali di famiglie senz'auto:

In estrema sintesi i risultati sono i seguenti:

  • significativa riduzione della mortalità e incidentalità stradale
  • riduzione del rumore veicolare per una migliore qualità urbana
  • maggiore fluidità del traffico (contrariamente alla vulgata)

In Svizzera l'attenzione è particolarmente posta sulla riduzione del rumore

Tassi di motorizzazione, percentuali famiglie senz'auto, quartieri Car Free, tassi di incidentalità e mortalità stradale, Città 30, sviluppo del TPL, corsie preferenziali, aree pedonali, sono tutte questioni tra loro fortemente correlate alla base della qualità urbana e residenziale.

Le città del terzo millennio necessitano di visioni coraggiose, innovative e lungimiranti con una decisa discontinuità dai fallimentari modelli auto-centrici conosciuti in passato.

Vivibilità, resilienza, sostenibilità, sicurezza, mobilità e servizi pubblici più efficienti, sono interessi comuni a tutti i cittadini.


Forse qualche ministro non è esattamente in linea con le esigenze delle città del terzo millennio...

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