L'iniziativa sarebbe comunque un incentivo all'uso dell'auto in plateale contraddizione con i proclamati impegni alla mobilità sostenibile nel quadro di una svolta green. Un evidente corto circuito tra gli impegni alla sostenibilità, alla vivibilità urbana, e le stesse cause di probabile maggiore letalità del virus in presenza di inquinamento atmosferico e degrado ambientale.

Chi non possiede l'auto, né la patente o non abbia i requisiti per la guida o anche, e soprattutto, chi non la possiede per libera ecoscelta, appartiene forse ad una sottospecie umana indegna di servizi sanitari?

Le nostre solite misere contraddizioni umane.

Osservate adesso con attenzione le due pagine che vi propongo tratte da due distinti Policlinici universitari, uno di Roma, l'altro di Berna in Svizzera (si, lo so, la solita Svizzera).

NOTATE DELLE DIFFERENZE?

Due diversi paradigmi della mobilità rappresentativi di due diverse Forma Mentis?

Differenze rilevanti o trascurabili?

Devo però riconoscere che il sito del Campus Bio medico di Roma, di cui all'articolo citato, nella pagina delle indicazioni su come raggiungerlo "recupera" alcuni punti.

Se pensate poi che nel caso del Policlinico universitario di Berna siano solo delle coincidenze, allora vi invito a esplorare i vari siti degli ospedali di Berna.

Sarebbe forse interessante una classifica degli ospedali italiani in base alla loro accessibilità con il trasporto pubblico ed anche alle indicazioni fornite in merito dagli stessi, nei propri siti. Verificando pertanto se le indicazioni sul trasporto pubblico siano ben evidenziate come prima indicazione prioritaria.

Qui comunque altri due ospedali di Berna: