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Pensieri in libertà

La questione dirimente per l'Europa, pensata come organismo sovranazionale, è se abbia o meno la capacità di risolvere problemi di qualsiasi natura possano porsi al suo interno: ambientali, sociali, economici, sanitari. Cioè se gli interessi comuni di tutti i cittadini europei abbiano effettiva priorità sugli interessi dei singoli Stati. Un po' come se di fronte alle planetarie urgenze ed emergenze ambientali vengano prima i nostri orticelli (prima gli italiani o prima gli americani) in una sterile disputa sulla rivendicazione della sovranità popolare, riducendo quindi l'ampiezza dei problemi, o non piuttosto sia necessaria una visione più grande comprensiva dei problemi che agiscono su scala mondiale.

Esemplare tra gli ultimi problemi insorti quello dello scontro tra la Corte Costituzionale tedesca e la Corte di Giustizia europea, dove la prima è portatrice di interessi nazionali legittimati dalla sovranità popolare sancita dalla Costituzione, mentre la seconda portatrice di interessi comuni europei basati sulla solidarietà fra Stati dove l'interesse del singolo Stato viene appunto subordinato all'interesse comune europeo. Insomma parlo di quel respiro più ampio il cui orizzonte potrebbe anche essere il mondo intero, vista la natura globale dei problemi, non solo climatico-ambientali, ma anche determinati dalle guerre, sfruttamento, ingiustizie sociali. Problemi che superano ampiamente i confini degli stati e le cui soluzioni sono necessariamente sovranazionali, riguardanti i cittadini del mondo.

Modificato 16/5/20

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Commenti: 1
  • #1

    Francesco (sabato, 16 maggio 2020 21:36)

    L'unico vero globalismo è quello ambientale: perfettamente d'accordo. La sovranita' appartiene al popolo: per semplificare: un cittadino italiano e/o degli stati europei appartiene al mondo. Un cittadino degli stati africani appartiene al mondo. Un cittadino dell'America del nord e del sud appartiene al mondo.