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I limiti dello sviluppo e delle libertà

 Cos'è la Libertà? Qual'è il suo vero valore misurato non individualmente, ma socialmente? Misurato non solo sulla società odierna nella quale coltiviamo i nostri sogni e aspirazioni, ma su quella di domani nella quale vivranno i nostri figli e nipoti, nel mondo che responsabilmente o irresponsabilmente gli consegneremo e che dipende unicamente e irrimediabilmente dalle scelte e dalle nostre azioni odierne.

I veri uomini e donne liberi, tra i tanti che ci ha offerto la Storia, non saranno anche per caso tra coloro che hanno costituito nel 1972 insieme ad Aurelio Peccei il Club di Roma evidenziando con "I limiti dello sviluppo" le contraddizioni di una crescita infinita in un mondo finito? Oppure quella donna pensionata, laureata in fisica e matematica, che attualmente nel sud di Londra conduce una vita a bassa impronta ecologica? La storia è raccontata nel video offerto dalla televisione svizzera. Faccio notare che la TV svizzera ha partecipato anche al video documentario  "Last Call" che trovate sempre qui linkato.

Insomma, per tornare al titolo, oltre ai limiti dello sviluppo non si dovranno anche considerare i limiti delle libertà? Notate bene che le libertà non sono la stessa cosa della Libertà.

Nel film Last Call (2013) uno degli interrogativi posti dai costituenti il Club di Roma è se le democrazie abbiano la capacità di autoregolarsi ecologicamente per uno sviluppo umano sostenibile, su qualcosa cioè che non è immediatamente tangibile, che non rientra nei nostri limitati orizzonti temporali, che non fa parte della natura umana antropologicamente incapace di vedere o sensibilizzarsi per le conseguenze che le nostre odierne azioni avranno sulle prossime generazioni.

Le urgenze ambientali e climatiche sono note da decenni e tutti gli osservatori ribadiscono da decenni che occorre muoversi in direzioni di sostenibilità sociale con adeguati flussi finanziari orientati a tale scopo. Siamo in grado di farlo?

Ecco quanto dice in proposito (riportato nel film) uno dei fondatori del Club di Roma rivolto ad un pubblico in ascolto:

 

«Può farlo il sistema capitalistico?

La risposta naturalmente è NO!

Il capitalismo è basato sull'investimento nel progetto con più profitto, non sui progetti socialmente utili, per cui il capitalismo non può risolvere questo problema.

Non si potrebbe allora regolare il capitalismo in modo che ciò che è utile socialmente diventi anche proficuo?

La risposta naturalmente è SI!

In teoria la società potrebbe per esempio stabilire una tassa sulle emissioni gas serra, una tassa sul carbone, che renda conveniente investire in auto elettriche invece che con combustibili fossili.

Ma ovviamente questo implica che i parlamenti votino queste misure e i parlamenti sono composti da politici che hanno degli elettori e anche gli elettori pensano a breve termine, nel senso che non sono a favore di un prezzo più alto per la benzina o per l'energia. Perciò i politici non propongono le cose che potrebbero modificare il capitalismo spostando il flusso degli investimenti.

Il cuore del problema è pensare a breve termine, lo fa l'individuo che si riflette nella democrazia che si riflette nel capitalismo, sistemi di governo che abbiamo scelto per regolare le nostre vite.

Questa è la problematica, è in voi, in me e in ognuno, è la natura a breve termine dell'essere umano».

 

Il covid-19 ci dà oggi l'opportunità di interrogarci a fondo sul significato e il valore che vogliamo dare alla Libertà. Le nostre scelte e i nostri comportamenti fanno parte del tema della libertà.

D'altra parte atteggiamenti irresponsabili come quelli di coloro che il 25 aprile invitano i cittadini a scendere in strada e sulle piazze per manifestare "con auto e clacson" fanno pensare ai tanti che, come Trump e molta parte della destra, non ascoltano la Scienza sia nei riguardi dei cambiamenti climatici, sia nei confronti del Covid-19. In conclusione il significato più alto di libertà non potrebbe essere quello della responsabilità verso il prossimo e le future generazioni?

 

NUMERI

I numeri sono fondamentali per capire cosa realmente sia il Covid-19.

Questo virus fa parte degli innumerevoli virus che hanno afflitto, affliggono e continueranno a colpire l'intera Umanità. I nostri modelli di sviluppo, consumo di risorse e di suolo, energetici e di alimentazione, non sono estranei alla diffusione e letalità dei virus, come ampiamente dimostrato da autorevoli studi scientifici, pertanto i problemi del covid-19 non si esauriscono in ambito sanitario, ma vanno ben oltre.

Quanti sono realmente i contagiati? Quale la percentuale di casi gravi e letali? Quali rapporti con le zone altamente inquinate da polveri sottili?

 

Un ideale di società

Alla fine il modello ideale di società è semplicemente quello che permetta a tutti di tirar fuori la propria parte migliore potendo contribuire in pari dignità al bene comune nel comune interesse della comunità umana. Una impresa sovrumana?

Eppure umanissima, in quanto solo la nostra specie coltiva sogni e desideri avendo raggiunto all'apice dell'evoluzione naturale coscienza di se, del nostro mondo finito e dell'universo infinito.

Di seguito nei link due videodocumentari che si completano a vicenda offrendo la migliore risposta a quanti oggi si chiedono dove e quale sia oggi la vera Libertà di pensiero e di azione quando assume su di sé il carico della responsabilità sociale e del nostro futuro.

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