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La mia risposta a Federico

La mia risposta al lucido magnifico articolo di Federico su Medium.com

 

Caro Federico, una diversa narrazione dei troppi intollerabili eventi luttuosi sulle strade delle nostre città, che sono poi solo la punta dell'iceberg della gran massa di invalidi civili, la sto aspettando anch'io da parte della stampa e dei media che ovviamente hanno una grande responsabilità nella comunicazione e nell'uso del linguaggio per ricostruire il senso di quanto accade. Ma la stampa è solo il cane da guardia, salvo qualche rara eccezione, dell'impero dell'Automotive il quale tiene al guinzaglio i suoi sudditi facendo loro pagare tutti i costi sociali della indiscriminata motorizzazione compreso lo stesso guinzaglio.

Hai ragione, è stato proprio un anno di merda tenendo presente anche i deliri della Lega sui casi di Jasmine e Nibras che Salvini vorrebbe "asfaltare". Ecco, c'è anche questo termine, parlando del linguaggio, che mi dà i brividi. Ho inviato un commento nel gruppo delle Sardine di Roma, ragazzi che tentano una contro-narrazione, che qui riporto perché credo in tema. Mi dispiace poi che le Sardine non abbiano accolto la mia immagine che rappresentava le Sardine car-free, con "le sardine senz'auto che non amano la scatola!". Parlano di fascismo e delle sue nuove espressioni da combattere, ma è stato anche il fascismo in questo paese a cominciare a cambiare il volto delle nostre città, distruggendo le reti di trasporto pubblico tranviarie, per farne lo zerbino asfaltato dell'automobile.

 

Questo il commento lasciato in riferimento a "Salvini asfalta la sardina (Nibras)":

 

Anche il termine "asfaltare" lo trovo orribile, non c'è niente di verde e sostenibile nell'asfalto. Le due ragazze di Roma vittime dell'ennesimo "metabolizzato" incidente a Corso Francia, sono morte su una superficie asfaltata, su una arteria di almeno trenta metri di larghezza, con sei corsie delle quali nessuna dedicata e riservata al trasporto pubblico, un'arteria al completo servizio del trasporto privato per il quale l'Italia in Europa sfoggia il triste primato del tasso di motorizzazione e delle vittime sulla strada. Anche l'irraggiamento termico dell'asfalto, d'estate, contribuisce all'invivibilità delle città "asfaltate". Oltre Nibras, come sappiamo, anche la tutela dell'Ambiente, lo sviluppo sostenibile e la possibilità di vita delle prossime generazioni sono temi asfaltati da Salvini e dal suo popolo leghista. Un popolo incapace di vedere in Nibras quanto di più bello vi possa essere nelle forme di una civile integrazione che si nutre dei nostri principi e valori costituzionali, l'unica che ci garantisce la vera sicurezza al riparo dalle barbarie.

 

E come vedi si torna alla Sicurezza, quel tema centrale e disatteso di cui parlavi, ma che media e politica si guardano bene dall'affrontare nell'interezza delle sue vere dimensioni.

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