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Alcune riflessioni di fine anno

Alcune riflessioni di soave leggerezza sull'anno che sta per concludersi e sul nostro amato paese che alcuni, me compreso, definiscono con una profumata parola di cinque lettere avendone pieni e legittimi motivi. 

Alla luce sinistra dei tanti eventi luttuosi che hanno insanguinato le strade italiane, ma direi meglio al buio di destra tenendo conto anche degli attacchi "asfaltistici" della Lega su Jasmine e Nibras, ecco la mia soave riflessione:

 

L'Automotive tiene gli italiani al guinzaglio facendogli pagare anche il costo di quest'ultimo, ma assicurandosi così il nobile primato europeo sul tasso di motorizzazione con un numero di vittime sulle strade superiore alla media europea e con le pompe funebri che contribuiscono al Pil.

 

La Politica ne è la classe dirigente e socia alla pari.

 

La Stampa, salvo rarissimi casi, ne è la sua serva più fedele, anzi, come spesso amo ripetere, ne è il suo CANE DA GUARDIA, ma in questo caso il guinzaglio è d'oro e non lo paga la Stampa.

 

Gli italiani sono i felici sudditi dell'impero dell'Automotive e dovranno impegnarsi a riscrivere la costituzione repubblicana formulandola come una repubblica fondata sull'automobile, visto che le auto sono cinque volte più dei bambini.

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