8.824 milioni di euro per il sistema stradale, 5.556 milioni per il trasporto pubblico locale e la mobilità sostenibile.
Ogni progetto di opera pubblica nella sfera della mobilità e dei trasporti dovrebbe avere oggi come unico e dichiarato obiettivo non certo quello della fluidificazione del traffico culturalmente superato, ma quello di ridurre la quota modale della motorizzazione privata per aumentare quella del trasporto pubblico e di modalità più sostenibili come la bici.
Tutte le proposte di opere pubbliche nelle infrastrutture della mobilità devono ricucirsi in una visione di insieme che lega urbanistica, infrastrutture, trasporto pubblico e ciclabilità avente come obiettivo centrale la riduzione della motorizzazione privata.
Il progetto di una tangenziale, per esempio, dovrà inserirsi in tale visione fornendo giustificati motivi della sua necessità a fronte dell'obiettivo principale succitato e dovrà accompagnarsi a una serie di provvedimenti sulla viabilità e trasporto pubblico tesi a ridurre drasticamente l'afflusso e la circolazione delle auto all'interno della città.
La politica e le pubbliche amministrazioni non possono continuare ad essere sempre in ritardo sui decisivi appuntamenti della storia, altrimenti tutti i discorsi sui cambiamenti climatici, città più resilienti e sostenibili ...sono fuffa!
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