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Una nuova cura, la Moneta Positiva

Il sovranismo economico, monetario e finanziario come si rapporta alla dimensione mondiale sovranazionale del riscaldamento globale e dello sviluppo sostenibile? 

Economia e ambiente sono strettamente connessi nel determinare la qualità della vita, ma allora perché questa rituale dicotomica separazione in circoscritti ambiti monodisciplinari?

L'associazione Moneta Positiva della quale apprezzo e condivido contenuti e proposte non riesce però a darmi queste risposte.

"Dobbiamo riappropriarci della nostra sovranità monetaria" affinché lo Stato possa perseguire i propri obiettivi costituzionali di lavoro e prosperità per tutti, quindi di qualità della vita. Ma la qualità della vita e il nostro futuro, come ci ricordano scienziati, ambientalisti e la stessa Greta Thunberg, non possono prescindere dal problema del riscaldamento globale, dalla cura del territorio, da opportune scelte infrastrutturali, da città più vivibili e sostenibili, da opportuni e consapevoli stili di vita che si riflettono nei modelli di produzione e consumo. L'ambiente richiede una visione che va oltre lo Stato.

Agire localmente pensando globalmente. La globalizzazione non si presenta solo nella dimensione economica, in un mondo globalizzato anche le nostre responsabilità sono inevitabilmente globalizzate. Come conciliare allora il sovranismo nazionale con la nostra casa comune cioè con la dimensione planetaria dei problemi ambientali?

Il ruolo basilare e decisivo degli organismi sovranazionali non potrebbe ritrovarsi proprio in tali problematiche armonizzando le politiche ambientali, infrastrutturali, sociali, economiche e fiscali degli stati membri? Altrimenti la crescita economica senza una crescita della civiltà e della qualità della vita a cosa serve?

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