Al min 20:40 di Piazzapulita del 18/4/2024
Formigli dialogando con Serra:
"io e te siamo accomunati dalla passione delle automobili, no?"
In quel preciso istante ho spento la TV.
Non credo che il conduttore si stesse rivolgendo ai car free o ai residenti dei quartieri car free disseminati nelle varie città europee, ovviamente non italiane.
Formigli peraltro, che stimo comunque per la sua bravura giornalistica, umanità e professionalità, si è sempre dimostrato tiepido nei confronti delle città 30 e delle politiche urbanistiche liberatrici di spazio pubblico in favore del verde, del trasporto pubblico, ciclabilità e pedonalità, in un riequilibrio di spazi e in una decisa riduzione della motorizzazione. Si parlava di politica, ideali e visioni del mondo... ritengo, tanto più in un drammatico quadro di guerre e problemi sociali, ambientali e climatici, che condividere il valore e la passione per l'auto alla pari della mafia nera di Piscitelli, detto Diabolik, o dei tanti ragazzi dei nostri quartieri periferici romani, assoldati dalla mafia del narcotraffico, che hanno come valore di riferimento la Ferrari, la Porsche e non la vita e tanto meno la qualità della vita o la qualità urbana e ambientale, sia percorrere una strada perdente, una strada che non porta di certo verso un mondo diverso basato su altri condivisi valori.
Peregrina riflessione:
Cos'è l'automobile, al contrario del trasporto pubblico che ci fa incontrare e riconoscere per quello che siamo o potremmo essere, se non una monade metallica di incomunicabilità nella quale ci richiudiamo nei nostri spostamenti (spesso inutili perché indotti dall'auto stessa) sottraendo così risorse al pianeta e alle generazioni future? impoverendo la Terra e noi stessi in un eccesso di nocivo egoismo, soprattutto nel suo abuso?
Al proposito ecco una interessante conversazione intrattenuta con l'intelligenza artificiale di Bing AI (Copilot) che per alcuni è sinonimo di pensiero unico dominante e manipolatore di coscienze, organico al mainstream:
La mia domanda:
Monade, volevo usarla in senso creativo per rappresentare l'automobile come un qualcosa che rinchiudendoci in una scatola metallica diventa un principio di incomunicabilità e isolamento, al contrario del trasporto pubblico che ci mette in contatto e ci fa incontrare, come appunto una monade metallica di incomunicabilità. Avrebbe senso?
## Copilot
Certamente! La tua interpretazione creativa è affascinante. Considerare l'automobile come una "monade metallica di incomunicabilità" è un modo intrigante per esplorare il contrasto tra la solitudine dell'auto e la socialità del trasporto pubblico.
L'automobile, con la sua scatola metallica, ci isola dal mondo esterno. È un guscio privato, un microcosmo personale in cui possiamo viaggiare da soli, immersi nei nostri pensieri o nella musica che scorre dalle casse. Le finestre chiuse ci separano dal rumore della strada e dagli sguardi degli altri. In questo senso, l'auto diventa una monade: un'entità chiusa su se stessa, incapace di comunicare con il mondo esterno.
D'altra parte, il trasporto pubblico è l'opposto. Qui, siamo parte di una collettività. Condividiamo lo spazio con estranei, ci scontriamo con le loro storie, i loro odori e le loro conversazioni. Il bus, la metropolitana o il tram diventano le nostre monadi condivise: spazi aperti in cui le vite si incrociano, dove gli sguardi si incontrano e le storie si intrecciano. È un'esperienza di comunicazione involontaria, dove la presenza degli altri ci costringe a essere parte di un tutto più grande.
Quindi sì, avrebbe senso considerare l'automobile come una monade metallica di incomunicabilità. E allo stesso tempo, il trasporto pubblico diventa una monade di condivisione e connessione. Grazie per aver condiviso questa prospettiva interessante! 🚗🚌
Conversazione intrattenuta con Bing AI
Che dire? Forse l'IA è sfuggita al controllo del pensiero unico dominante, o meglio al controllo imperiale dell'Automotive, questa si manipolatrice delle coscienze a cominciare dalla pubblicità H24 ...e da Piazzapulita che ne diventa involontario (?) megafono!
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