Fantadiscorso di Zelensky
Caro Putin,
ci arrendiamo alla tua cieca violenza,
prenditi pure le nostre città
e metti il tuo governo fantoccio.
Deponiamo le armi perché non stiamo più
agli imperiali giochi geopolitici
che scambiano i tuoi fossili
con dollari, euro, sterline o rubli
per produrre armamenti
e finanziare il tuo esercito
condannando il nostro mondo
alla distruzione nucleare
o all'acceleramento dei cambiamenti climatici.
Non accettiamo che per la tua follia,
prigioniera della Grande Russia,
possa morire un solo altro bambino in più
oltre quelli che finora sono morti.
Resta inteso che la "tua" pace
e gli accordi che firmeremo
avranno il valore giuridico di una confessione
estorta sotto tortura.
Ben altro sarebbe infatti un accordo paritario
tra liberi Stati sovrani,
ma per te la differenza
sarà certo indistinguibile.
Chiediamo all'Onu, all'Europa,
alle Confederazioni di Stati,
e non alle alleanze militari,
di riscrivere gli equilibri mondiali
all'insegna della giustizia, pace,
fratellanza, collaborazione reciproca,
ecotransizione,
all'insegna del disarmo
e denuclearizzazione
per far uscire il mondo dal medioevo bellico
ed entrare degnamente,
da uomini responsabili e consapevoli
delle sfide che ci attendono,
nel terzo millennio.
Sogniamo per l'umanità
un futuro di vita e bellezza,
non la morte e la distruzione
ad opera di noi stessi.
Da parte nostra ristabiliamo fin da subito
piena agibilità ai partiti politici
di qualsiasi orientamento che non sia
dichiaratamente nazifascista
e piena libertà ai media e ai giornalisti.
A te il compito di oscurare e incarcerare,
nel quale sei bravissimo.
Caro Putin,
oltre la tua grande tenuta presidenziale,
e al di fuori della Grande Russia,
c'è anche un Grande (fragile) Mondo!
P.S. (nota italiana)
Al "Caro" devi aggiungere tre lettere omesse,
quelle dell'ultima sillaba di "campagna".
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