FCA, una questione centrale

La Fca ha fatto sapere di essere intenzionata a chiedere all'Italia un aiuto statale da 6,3 miliardi, noi da che parte stiamo?

La questione dei finanziamenti richiesti dalla FCA è centrale e dirimente sulla direzione economica che vogliamo dare al nostro Paese.

La Fca sostenitrice del libero mercato e del neoliberismo quando si trova in crisi perché deve chiedere aiuto allo Stato? Non possiamo in questo caso abbandonarla proprio alle leggi di quello stesso mercato tanto osannato, lasciando che faccia il suo corso, come giustamente sostiene Luca Mercalli nei casi delle aziende insostenibili come quelle petrolifere o quelle produttrici di auto?

A meno che non si ritenga che l'Italia (e il Mondo) post Covid-19 abbia urgente bisogno di nuove auto.

Questo mi sembra un punto dirimente sul futuro che vogliamo dare non solo all'Italia ma anche all'Europa. Il pianeta alla fine è uno solo ed ecologicamente interdipendente.

È il vero spartiacque tra due visioni nettamente diverse dopo la lezione Covid-19: l'una, di svolta green con uno sviluppo sostenibile imperniato su ciò che veramente ci serve come esseri umani in sintonia con il pianeta, l'altra, quella che ben conosciamo e che ci ha condotto ad essere il primo Paese motorizzato d'Europa con città pressoché invivibili, inquinate, insicure, annoveranti migliaia di morti sulle strade.

Questa è un'altra occasione e al contempo l'ultima possibilità che il Pianeta e il nostro tempo ci offrono per rivedere il fallimentare modello di sviluppo e i nostri stili di vita che ne fanno da supporto, al fine di deviare il catastrofico corso degli eventi che irresponsabilmente abbiamo messo in moto e tutt'ora continuiamo ad alimentare.

Aggiornato 20/5/2020