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Un viaggio "nel" trasporto pubblico svizzero

Un viaggio "nel" trasporto pubblico svizzero, in una visione di sostenibilità e di migliore qualità di vita per i cittadini


Il viaggio, svoltosi dal 22 al 24 ottobre 2019, è stato organizzato da Carlo Severini, residente in Svizzera, il quale ringraziamo per l'eccellente lavoro organizzativo che ha permesso al gruppo di partecipanti di conoscere meglio il trasporto pubblico svizzero oggetto del viaggio "studio" e soprattutto un riconosciuto modello di mobilità sostenibile incentrato sullo sviluppo ferroviario e l'integrazione modale.

In Svizzera il Trasporto Pubblico è considerato un servizio fondamentale per i cittadini e per i turisti, una componente imprescindibile dello sviluppo sostenibile e del futuro del paese.

 

La Svizzera progetta se stessa modellando il territorio, le città, la società, con notevoli investimenti nel trasporto pubblico soprattutto ferroviario dove la quota modale è maggioritaria e in costante crescita. Tali investimenti sono condivisi e sostenuti dalla netta maggioranza della popolazione.

Le famiglie senza auto, pur con redditi superiori alla media europea, sono già maggioranza in alcune città.

Una nuova gerarchia di valori sociali si sta affermando nella quale l'auto è in costante declino non essendo riconosciuta come un valore dalle nuove generazioni svizzere.

In questa nuova e più evoluta visione il trasporto pubblico di superficie, anche nei finanziamenti per le sue infrastrutture, ottiene sempre la precedenza sul trasporto privato con un alto grado di condivisione fra i cittadini.

Particolari sistemi semaforici e le stesse norme sulla circolazione stradale garantiscono sempre la precedenza ai mezzi pubblici tranviari e su gomma anche nelle partenze dalle fermate.

Nelle maggiori città svizzere le reti di tram e di piste ciclabili sono molto estese, capillari e ben gestite.

Non dimentichiamoci che la vera partita della mobilità sostenibile e di città più vivibili si gioca in superficie, non sottoterra!

Notare come, non a caso, a Zurigo (al secondo posto) e a Basilea le famiglie senz'auto siano in maggioranza!

Di seguito in Pdf le SLIDE di presentazione del sistema dei trasporti pubblici svizzeri con i vari temi trattati nell'incontro tenuto il 23 ottobre 2019 presso il Ministero dei Trasporti, con il Sig. König, Viceresponsabile della Divisione Infrastrutture  dell'Ufficio federale dei Trasporti:

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FAMIGLIE SENZA AUTO

Nel confronto svizzero, in media, il 22% delle famiglie vive senza auto propria (dati per il 2015). Per le famiglie con una sola persona è addirittura del 42%, ma per le famiglie con più persone è molto inferiore.

La percentuale di famiglie senza auto nelle città è in aumento (vedi anche tabella): a Basilea (52%), Berna (57%) e Zurigo (53%), oltre la metà di tutte le famiglie non possiede la propria auto nel 2015, 15 anni prima ancora il 45% a Basilea resp. 42% a Berna e Zurigo. Anche a Lucerna nel 2015 quasi la metà delle famiglie non possiede più un'auto (44%); nelle città di San Gallo e Winterthur questa cifra è quasi del 40%. La media di tutti i comuni core dell'agglomerato è di circa il 27%.

Anche il numero di famiglie senza auto nelle due principali città della Svizzera romanda è aumentato nettamente tra il 2000 e il 2015: dal 30% al 41% a Ginevra e dal 34% al 46% a Losanna.

Proporzione di famiglie senza auto (Fonte: ARE / UST, Mobilità e trasporti per il microcensimento, Università di Losanna)

  2000 2005 2010 2015
Svizzera 09.19% 08.18% 08.20% 22,0%
Basilea 45,3% 52% 54,9% 52,1%
Berna 42,2% 44,9% 53,2% 56,8%
Ginevra 01.30% 36,1% 40,4% 40,9%
Losanna 34,4% 34,5% 44,3% 46,3%
Lucerna nv na% 42,0% 44,0%
San Gallo nv nv 33,0% 39,0%
Winterthur nv nv 33,0% 37,0%
Zurich 42,2% 44,3% 48,3% 52,8%

L'analisi dello stile di vita senza auto condotta in Svizzera nel 2015 ha dimostrato che esistono quattro diversi tipi di automobili: "Città senza privilegi", "Elite urbana", "Donne povere di reddito" e "Anziani di mezza età". Gli autoló volontari sono in particolare le "élite urbane". La loro quota è aumentata tra il 1994 e il 2010. Nel 2010, circa il 27% di tutte le famiglie senza auto in Svizzera appartiene al gruppo delle "élite urbane". Haefeli e Bieri affermano: "Così mostra nelle città svizzere una tendenza stabile a uno stile di vita senza auto deliberatamente scelto ."

fonti:

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Comportamento di mobilità modificato

Il comportamento di mobilità degli svizzeri, in particolare dei ragazzi, è cambiato negli ultimi 20 anni. In particolare, la proprietà della patente di guida e la proprietà della GA: tra i 18-24enni avevano il 71% nel 1994, una patente di guida, 2015, era ancora del 61%. Al contrario, le partecipazioni GA sono passate dal 10% nel 1994 al 20%. Questa tendenza sembra essere stabile a causa degli attuali dati di microcensimento. La proprietà di automobili e conducenti è generalmente diventata meno attraente per i ragazzi. La crescente importanza della mobilità e di altre forme di mobilità condivisa puntano in questa direzione.

Molto importante è anche il collegamento tra la densità dell'area edificata e le offerte concrete in loco. Più densamente costruito, meno traffico individuale motorizzato (MIV). Il denso edificio - e la maggiore densità di potenziali clienti - rende i negozi redditizi. Pertanto, i negozi sono accessibili anche a piedi e in bicicletta. Da uno studio Metron, si può vedere che con un'alta densità di negozi al dettaglio, fino al 58% dei clienti viaggia a piedi - con una copertura MIV di conseguenza inferiore.

Fonti:
ARE / BFS, 2017: Mobilità in Svizzera. Microcensus Mobility and Transport 2015
Mobilità dei giovani in transizione - multimodale e femminile, Institute for Mobility Research, 2011 (studi ifmo)

Densità e comportamento della mobilità, Metron Verkehrsplanung AG, Jonas Bubendorfer, 2014
(vedi slide 22, 23 e 24)

Pubblicato il 19 aprile 2015 da comitatoMursia
Pubblicato il 19 aprile 2015 da comitatoMursia

Nella premessa che vi sono due tipi di indicatori utili nel contesto della mobilità:

il primo è il classico tasso di motorizzazione basato sul numero di auto possedute ogni 1000 abitanti (città, regione. nazione);

il secondo, in varie forme, misura l'uso o la propensione alle varie modalità di trasporto nei vari contesti urbani o extraurbani,

riporto di seguito i link sui tassi di motorizzazione svizzeri:

Ferrovie e tranvie incontrate nel viaggio

Orari ferroviari da Berna: notare il cadenzamento orario dei treni tra i quali quello per Zurigo ogni 30 minuti.

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Orari RBS (rete a scartamento metrico). Si può vedere la linea S7 utilizzata per raggiungere Papiermühle, sede del Ministero dei Trasporti, con frequenza ogni 15 minuti (7' nelle ore di punta)

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Di seguito la pianta della rete RBS, acronimo di Regionalverkehr Bern- Solothurn (Traffico regionale Berna-Soletta)

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Pablo Carlo (Facebook)

Altri stratagemmi intelligenti escogitati dai "maghi" del trasporto pubblico svizzero. All'uscita autostradale di Lucerna Centro, si trova un impianto semaforico comprendente un segnale dedicato ai mezzi di trasporto pubblico che escono dall'autostrada. Questi hanno la fermata a destra e due corsie auto alla loro sinistra. Quando chiudono le porte, l'impianto semaforico blocca le auto, il bus supera la colonna e parte per primo, con il suo segnale dedicato! Ecco le foto, scattate dal ponte pedonale che permette di osservare questo sistema!

In Svizzera il bus che dalla piazzola di fermata segnala con i lampeggianti la ripartenza gode sempre del diritto di precedenza: Art. 17 comma 5 della Legge federale sulla circolazione stradale.

Il Trasporto pubblico, soprattutto sviluppato su ferro con integrazione modale e tariffaria, è l'asse portante della mobilità sostenibile, il centro da cui si dipana tutto il resto: ciclabilità, riduzione della motorizzazione, del rumore e dell'inquinamento, ampi spazi pedonali e sociali, il verde, in altre parole la vivibilità di una città.

Zurigo è un esempio di perfetta integrazione modale e tariffaria, ma che comunque in Svizzera è diffusa su tutto il territorio nazionale:


Pablo Carlo organizza viaggi di studio alla scoperta del trasporto pubblico svizzero con incontri presso il Ministero dei Trasporti con il viceresponsabile della Divisione Infrastrutture dell'Ufficio federale dei Trasporti. Nella stessa giornata è prevista una escursione che partendo da Luzern, dove si prenota il pernottamento, permette la visita di Berna e Zurigo con una panoramica sul trasporto pubblico nazionale, regionale e urbano.

Esperienza utilissima a tutti, dai comuni cittadini come il sottoscritto, ai politici e amministratori pubblici per trarne esempi, spunti e riflessioni, da esportare nelle regioni e città italiane. 

Le prossime date di viaggi "mobilculturali" in Svizzera verranno comunicate nel gruppo Fb "Turismo e ristoranti senz'auto"

Alcune immagini

Riusciremo mai in Italia a vedere cose del genere?

Parcheggio bici con ricarica e-bike presso il Centro commerciale di Emmen (Svizzera)
Parcheggio bici con ricarica e-bike presso il Centro commerciale di Emmen (Svizzera)
Ricarica e-bike presso l'ospedale cantonale di Sursee                                                             (Svizzera - Cantone di Lucerna)
Ricarica e-bike presso l'ospedale cantonale di Sursee (Svizzera - Cantone di Lucerna)

Le immagini di lucerna dal lago e dal fiume con il ponte di legno

Altre foto del viaggio svoltosi il 23 ottobre 2019 sono visibili sul gruppo Fb "Turismo e ristoranti senz'auto" accessibile nel link in fondo pagina, nello stesso gruppo anche la testimonianza di una famiglia senz'auto italo-svizzera.

Testo aggiornato il 30/10/19

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Commenti: 1
  • #1

    Riccardo (sabato, 26 ottobre 2019 17:27)

    Questo è vero progresso!
    Coraggio, la strada da fare è ancora molta...